Vuelta a España 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2021.

TOP

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Pronti via, e lo sloveno mette subito in chiaro le gerarchie di questa Vuelta. Il neo campione olimpico delle prove contro il tempo non lascia scampo agli avversari nei 7100 metri del prologo di Burgos, nei quali inizia a mettere fieno in cascina per le prossime giornate guadagnando diversi secondi nei confronti dei rivali diretti per la classifica. La corsa è appena all’inizio, ma chi ben comincia…

Alex Aranburu (Astana-Premier Tech): Alla fine, dopo l’arrivo di Roglic, il basco viene inquadrato dalle telecamere mentre scuote la testa con un sorriso sconsolato; fino a quel momento era infatti lui il corridore ad aver fatto segnare il tempo migliore al traguardo. Seduto a lungo sulla hot seat, il 25enne si vede superare proprio all’ultimo, tuttavia il risultato della sua prova rimane sicuramente positivo e fa ben sperare per le prossime tappe.

Andrea Bagioli (Deceuninck-QuickStep): Migliore degli italiani all’arrivo, è anche il migliore tra i più giovani, motivo per il quale domani indosserà la Maglia Bianca. Il 22enne, che già lo scorso anno si mise in mostra alla Vuelta con un paio di bei piazzamenti, conclude la crono con un sorprendente settimo posto, a soli dodici secondi da Roglic. Dopo una stagione sfortunata, la voglia di far bene in questa Vuelta c’è e si vede.

FLOP

Mikel Landa (Bahrain Victorious): Niente di eccessivamente grave, ovviamente, ma perdere 39 secondi nella prima tappa dal favorito principale alla vittoria finale non è certamente il modo migliore di iniziare la Vuelta. La cronometro, si sa, non è il suo forte, ma questa era breve e c’era anche una salita all’inizio, quindi ci si poteva aspettare qualcosa di meglio. Comunque, avrà tempo e modo di rifarsi.

Hugh Carthy (EF Education-Nippo): Per il britannico, terzo sul podio finale un anno fa, vale lo stesso discorso fatto per Landa. I 33 secondi persi non sono la fine del mondo, tuttavia anche lui avrebbe potuto sicuramente iniziare in maniera migliore, considerando anche che lo scorso anno non se l’era cavata male a cronometro.

Egan Bernal (Ineos Grenadiers): Come il compagno di squadra Richard Carapaz, sono quasi trenta i secondi persi da Roglic quest’oggi per il colombiano. Non un gran flop (del resto, il suo tempo è superiore di pochi secondi a quello fatto segnare da quasi tutti gli altri uomini di classifica), ma comunque il 24enne ha concesso già un buon margine allo sloveno. Anche il suo Giro d’Italia, comunque, era iniziato in maniera simile, e poi sappiamo tutti come è andata a finire…

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